Il tennista: «Vorrei che tutti avessero dei genitori come i miei»

Jannik Sinner. Io sono leggenda

Con una rimonta epica, l'azzurro batte Medvedev, trionfa nello Slam ed entra nella storia

“Ringrazio la mia famiglia. Vorrei che tutti avessero dei genitori come i miei. Mi hanno sempre permesso di scegliere e non mi hanno mai messo sotto pressione. Auguro a tutti i bambini di avere la mia libertà”. Con queste parole, Jannik Sinner ha commentato la finale vinta agli Australian Open.

Una lunga carriera davanti

Il leader del tennis azzurro, in finale, ha battuto al quinto set in rimonta il russo Daniil Medvedev con il punteggio di 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3. Conquistando così il primo Slam della sua carriera. L’Italia ha aspettato quasi mezzo secolo per festeggiare il trionfo di un azzurro in un torneo del grande slam e finalmente è arrivato Jannik Sinner. L’altoatesino a 22 anni è riuscito nell’impresa grandiosa dove in precedenza erano arrivati solo Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta. Entrambi a Parigi e l’ultima volta nel 1976.

La rimonta incredibile

Dato per favorito nella finale col russo Daniil Medvedev, reduce dal percorso quasi netto nel torneo culminato con la vittoria in semifinale su Novak Djokovic. Sinner sembrava aver perso il tocco magico e la forza interiore che si era costruito finora. Finito sotto 2-0, ha riacceso la luce nel terzo set, cominciando una rimonta che ha completato dopo tre ore e 45 minuti di gioco, imponendosi 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3. «Una vittoria speciale, un torneo incredibile, due settimane fantastiche», ha commentato l’azzurro. Grazie Jannik, lo sono state anche per noi!

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