È il 4 febbraio 2004, e uno studente di Harvard, Mark Zuckerberg, ha un’intuizione. Lancia, con alcuni amici, una rete social dedicata al mondo universitario.
A macchia d’olio
Si chiama The Facebook e nel giro di poco si allargherà ad altre università americane. Per poi avere la diffusione e il successo mondiale che tutti conosciamo. Spianando la strada al fiorire di tutti i social nati nel corso di questi vent’anni. Una vera e propria rivoluzione nella società, con un ripensamento del concetto di privacy e amicizia e la creazione di nuove professioni. E anche oggi, nonostante qualche scossone e la migrazione dei giovani, che lo vedono più come strumento per i boomer, rimane il social più longevo e con il maggior numero di iscritti. I dati, resi noti dalla società nelle scorse ore, parlano chiaro. Ogni giorno, sulla piattaforma nel mondo sono attive 2.11 miliardi di persone, 3,07 miliardi ogni mese.
L’evoluzione
Meta, la social media company che controlla Facebook, Instagram e WhatApp, ha chiuso il IV trimestre con fatturato e utili superiori alle attese. Con una forte crescita dei ricavi pubblicitari e al taglio dei costi. Nell’ottobre 2021 la società di Facebook ha cambiato nome in Meta per evolversi verso il Metaverso. Un ecosistema che comprende Messenger lanciata nel 2011, Instagram comprata nel 2012 e WhatsApp nel 2014. E da pochi mesi anche Threads, l’anti Twitter.