Presidente dal 2008 dello storica azienda torinese, che in 90 anni di storia ha dato i natali a oltre 600 modelli, tra i più prestigiosi dell’industria dell’auto italiana, Paolo Pinifarina è morto a 65 anni.
La barchetta biposto Sergio
Fino all’ultimo gli sono stati vicini la moglie Ilaria, i suoi cinque figli Greta, Giovanni, Iole, Tullio e Giulia e la madre Giorgia Gianolio. Entrato in azienda nel 1982. Quando aveva 24 anni. Paolo Pininfarina, torinese, è diventato presidente dopo la morte improvvisa del fratello Andrea, in un incidente stradale nel 2008. È a sua firma il concept della Sergio, la barchetta biposto su base meccanica Ferrari. Che Paolo aveva voluto realizzare nel 2013 in memoria del padre. Il senatore a vita Sergio Pininfarina, e la Automobili Pininfarina Battista, hypercar elettrica che porta il nome di suo nonno.
Il cordoglio unanime
In azienda ricordano «la figura professionale e umana di Paolo Pininfarina, che per tanti anni ha profuso impegno, entusiasmo ed energia nell’azienda.» E sottolineano che, grazie alla sua dedizione, «l’azienda ha avviato negli anni Ottanta un processo di diversificazione che l’ha portata, nel tempo, a diventare un punto di riferimento in ambiti di design diversi dall’automotive.» Ricordano commossosi, «Siamo tutti estremamente riconoscenti all’ingegnere Pininfarina per il suo straordinario contributo all’azienda. E per essersi sempre speso con passione, in prima persona, per tutelare la nostra storia e la nostra identità aziendale sia in termini di stile che di scelte etiche e comportamentali.» Ricordano, con affetto e riconoscenza, Pininfarina anche esponenti del mondo politico ed economico nazionale, le istituzioni di Torino e del Piemonte.