Meloni ieri, nel suo discorso ad Atreju, non ha perso l’occasione per attaccare la Ferragni. «Il vero modello da seguire non solo gli influencer che fanno soldi a palate indossando degli abiti, mostrando delle borse o addirittura promuovendo carissimi panettoni con i quali si fa credere che si farà beneficenza».
Una donna independente
Con queste parole, tutt’altro che velate, la premier ha puntato il dito contro Chiara Ferragni, fresca di multa dall’Antitrust. Ma Fedez, attraverso le sue storie di Instagram, ha preso in mano la situazione. «Io lo so che ci vedete come una cosa sola, ma mia moglie è mia moglie, una donna indipendente. E io sono io, e ho una fondazione con un bilancio sociale pubblico totalmente trasparente e quindi rimango abbastanza perplesso che si metta in discussione tutto ciò che ho fatto nel mondo della charity». Ha premesso il rapper milanese.
Una raccolta fondi importante
Per poi affondare il colpo: «La presidente del Consiglio avrà parlato della disoccupazione giovanile? Della manovra finanziaria che stanno facendo con il culo e che non hanno ancora finito? Della pressione fiscale del Paese? No. Ha deciso di dire che bisogna diffidare dalle persone che lavorano sul web. Questa è la priorità del nostro presidente del Consiglio». Ed è poi partito con l’elenco di tutto quello che la coppia ha realizzato in termini di beneficenza e solidarietà, in tutti questi anni. «Io e mia moglie abbiamo fatto una raccolta fondi da 4 milioni di euro e abbiamo costruito in 10 giorni una terapia intensiva da 150 posti letto. Che ha salvato delle vite seduta stante. Sapete il governo e la Regione Lombardia quanto hanno speso per costruire la stessa terapia intensiva, con gli stessi posti letto, entrata in funzione una miriade di mesi dopo? Dieci milioni di euro per curare forse un decimo delle persone che abbiamo curato noi».
Se dovrà pagare, pagherà
Ha poi aggiunto : «Le maestranze dei lavoratori dello spettacolo erano state completamente dimenticate dallo Stato. In un anno il governo aveva raccolto mezzo milione di euro, io in dieci giorni tre milioni di euro, che in un anno sono diventati sette». E per la vicenda del panettone: «Mia moglie impugnerà ciò che è stato detto, nelle sedi opportune. E si difenderà, anche perché mia moglie, a differenza delle persone che compongono il suo partito, non ha potuto beneficiare dell’immunità parlamentare, come l’onorevole Santanchè. Quindi pagherà se dovrà pagare».
Critico anche Renzi
Una critica a Meloni per il riferimento a Ferragni arriva anche da Renzi, «a Palazzo Chigi abbiamo un’influencer, non una premier» e poi, «L’Italia ha bisogno di futuro. Lei invece parla di quello che davvero le interessa: il pandoro di Chiara Ferragni».