Vladimir Putin torna a parlare e lo fa a 360° su economia, storia e nuovi scenari, tra politica estera (e la situazione in USA) e guerra in Ucraina. C’è anche il tempo per fare revisionismo storico.
E in particolar modo, l’intervento armato in Ungheria e Cecoslovacchia. «Abbiamo ammesso da tempo che questa parte della politica dell’Unione Sovietica era sbagliata. E ha portato solo all’escalation delle tensioni», ha spiegato Putin.
«L’Ucraina comincerà a parlare di pace solo quando sarà a corto di uomini e armi come conseguenza di una controffensiva che sta fallendo. Ma al tempo stesso Kiev userebbe ogni tregua per implementare la capacità di combattimento del proprio esercito», è invece la visione dello Zar sulla guerra.
Per Vladimir Putin Donald Trump è vittima di una persecuzione. Ma non per questo una sua possibile rielezione cambierà le sorti della guerra.
«Gli Usa ci percepiscono come un nemico esistenziale, e non ci saranno cambi fondamentali nelle linee guida della loro politica estera», ha concluso Vladimir Putin.