Lo studio del Consiglio Nazionale dei Giovani e di EU.R.E.S.: “Assegno medio di 1.561 euro lordi, ovvero 1.093 euro al netto dell’Irpef”.
“La crescente precarizzazione e discontinuità lavorativa, associata a retribuzioni basse e mancanza di garanzie sociali, colpisce in particolare i giovani e le donne.
Rendendo più difficile il loro percorso di ingresso nel mercato del lavoro, la stabilità contrattuale e i livelli retributivi”.
Lo ha affermato, in occasione della presentazione della ricerca “Situazione contributiva e futuro pensionistico dei giovani”, realizzata dal Consiglio Nazionale dei Giovani assieme a EU.R.E.S., la Presidente del CNG, Maria Cristina Pisani.
Ha espresso “la necessità di un dibattito più approfondito sulle questioni previdenziali, che tenga conto anche delle esigenze delle giovani generazioni”.
· I giovani entrati nel mondo del lavoro nel 2020 all’età di 22 anni in Italia raggiungeranno l’età pensionabile a 71 anni. Il dato più alto tra i principali Paesi europei.
· Nel 2021, i lavoratori under 25 hanno ricevuto in media 8.824 euro, il 40% della retribuzione media complessiva, mentre i lavoratori tra i 25 e i 34 anni hanno ricevuto in media 17.076 euro, l’78% della retribuzione media.
· Nell’arco di dieci anni, è cresciuta l’incidenza dei contratti a tempo determinato e quella dei contratti atipici passata dal 29,6% al 39,8%.
Una realtà inconciliabile con un sistema che per consentire trattamenti dignitosi necessita di carriere a contribuzione piena e con crescita retributiva.