Attesa per l'incidente probatorio, che si terrà il 21 marzo

Andrea Purgatori: indagato anche il cardiologo

Un passaggio inevitabile. A questo punto, la diagnosi dei due medici della clinica Pio XI potrebbe aver indotto a terapie sbagliate

È salito a quattro il numero dei medici indagati per la morte di Andrea Purgatori. Il giornalista e conduttore televisivo è deceduto il 19 luglio scorso.

Diagnosi e cure errate?

La procura di Roma sta cercando di stabilire se le diagnosi e le conseguenti cure somministrate a Purgatori, dopo la presunta errata individuazione di metastasi al cervello, abbiano accelerato il decesso. Per fare chiarezza, il 21 marzo avrà luogo l’incidente probatorio. Al momento, risultano iscritti nel registro degli indagati: Gianfranco Gualdi e il suo assistente, Claudio Di Biasi, Maria Chiara Colaiacomo, dell’équipe di Gualdi e il cardiologo Guido Laudani.

La denuncia dei familiari

I familiari avevano da subito sospettato a un tragico errore nellidentificazione della malattia e successive terapie. L’autopsia ha escluso le metastasi al cervello. Ma, secondo la difesa di Gualdi, potrebbero essere scomparse dopo le cure alle quali fu sottoposto il giornalista. Il decesso fu causato da un’infezione cardiaca. L’incidente probatorio dovrà stabilire sia la correttezza della diagnosi di chi svolse la tac. Sia eventuali errori o ritardi nella cura per i problemi cardiaci. L’accertamento che la Procura ha affidato a quattro specialisti.

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