Intervento a gamba tesa per porre fine agli scioperi che durano ormai da mesi

Da Clooney a Johansson, il sostegno delle star a Hollywood

I grandi nomi dello star system del cinema americano mettono mano al portafogli per risolvere la vertenza con gli Studios

Le star di Hollywood scendono in campo nella vertenza che da luglio divide il sindacato degli attori dai produttori della mecca del cinema. Alcuni degli attori più pagati di cinema e tv si offrono di pagare di tasca propria le richieste del sindacato in sciopero da 99 giorni. Così da raggiungere un accordo che possa far riprendere al più presto le produzioni e i ciak.

La proposta di Clooney

Da George Clooney a Emma Stone, Ben Affleck e Scarlett Johansson hanno chiesto ai leader del sindacato Sag-Aftra di eliminare il tetto della quota associativa annuale di 1 milione di dollari. In questo modo, chi guadagna maggiormente si offre di pagare di più per rimpinguare le casse del sindacato. «Molte persone che guadagnano di più vogliono essere parte della soluzione», ha dichiarato  Clooney.  «Ci siamo offerti di rimuovere il tetto massimo delle quote associative, così il sindacato incasserebbe oltre 50 milioni di dollari all’anno in più. Oltre 150 milioni di dollari nei prossimi tre anni (la durata del contratto di cui si sta negoziando il rinnovo). Pensiamo che sia giusto che noi paghiamo di più.»

Il precedente

Non è la prima volta che i big del grande e piccolo schermo si muovono per aiutare i colleghi precari. Già in agosto, avevano donato al fondo di solidarietà del sindacato un milione di dollari a testa, da George Clooney a Meryl Streep da Jennifer Lopez e Ben Affleck a Julia Roberts e Di Caprio. Arnold Schwarzenegger, e altri. Fondi distribuiti tra gli iscritti che a causa dello sciopero si trovano in gravi difficoltà economiche.

  

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