In flessione la mini ondata Covid di settembre

In Italia il Covid rallenta, ma negli Usa dilaga la variante HV.1

Secondo gli esperti, anche in Italia è atteso a breve lo sbarco della nuova variante che sta dilagando ora oltreoceano

A distanza di due mesi, l’ondata Covid post vacanze ha cominciato a diminuire. I contagi sono scesi con l’incidenza settimanale dei casi ogni 100mila abitanti, che passa da 75 a 71, con una flessione del 5,3%. In termini assoluti i contagi settimanali sono 41.620.

I dati

Sale invece il tasso di occupazione dei posti letto, passando dal 5 al 5,8%, mentre quello delle terapie intensive dall’1,1 passa all’1,3%. Torna però sopra la soglia epidemica di uno l’indice di contagio, l’Rt, che da 0,96 sale a 1,08. L’incidenza maggiore di contagi è in Valle d’Aosta, con 128 casi ogni 100mila abitanti, la più bassa in Sicilia con appena 4 casi. In Piemonte l’incidenza è a quota 91, in Liguria a 77.

I sintomi

Ma a preoccupare è la variante HV.1, che sta dilagando negli Stati Uniti ed è data per imminente in Italia. Questa variante è molto simile alla temuta Delta, ma è ancora sotto osservazione, tanto che non le è ancora stato dato un nome. I sintomi sono i soliti: disturbi delle vie aeree (soprattutto di quelle superiori, cioè naso e gola) ma anche sintomi sistemici, tra i quali: mal di gola; mal di testa; tosse secca; raucedine (alterazione della voce); rinorrea (naso che cola); congestione nasale (naso chiuso); starnuti frequenti; dolori muscolari; dolori alle articolazioni; febbre (a volte anche piuttosto alta); stanchezza; affaticamento.

Niente allarmismi

Stempera l’allarme Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di R0ma. «Il problema è che ha una mutazione che ricorda la Delta, ma questo non significa che torniamo indietro e che il virus, invece di attaccare le vie aeree superiori, scende di nuovo nei polmoni come all’inizio. Potrebbe accadere che la variante originaria EG5 si stabilizzi, come accaduto con Omicron, e crei una serie di sottovarianti, tipo questa. Una cosa è certa, però a livello di evasione del sistema immunitario si comporta come l’intera famiglia Omicron.» e aggiunge: «Ne vedremo ancora tantissime».

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