Questa volta l'addio è definitivo, la sua 15ma Domenica In sarà l'ultima

Venier: «Addio a Domenica In, ma non mi ritiro dalle scene»

La nota conduttrice spiega che i motivi sono più affettivi che professionali, Domenica In la impegna 10 mesi l'anno ed è arrivato il momento di passare più tempo con il marito Nicola

Per Mara sarà davvero l’ultima edizione di Domenica In quella che sta per iniziare? Lei giura di sì, e, ne siamo certi, ma non sarà stata certo una scelta facile per lei che è stata ormai consacrata da tempo come la “zia” d’Italia.

L’ultima fatica

Un lavoro divenuto gravoso con il tempo e che la impegna quasi tutto l’anno, come ha dichiarato alla conferenza stampa di lancio della nuova stagione che inizia proprio questa domenica. «Ci lavoro dieci mesi l’anno. Col tempo penso di dovermi dedicare di più alle persone che amo, a mio marito, i miei figli, i miei nipoti, perché la vita ti porta davanti a delle cose improvvisamente».

La famiglia su tutto

Le motivazioni familiari hanno il sopravvento su tutto: «Voglio vivermi il mio amore anche se pare da qualche parte scrivano che mi sto separando… non lo sapevo». Scherza poi anche su una addio già annunciato e poi sempre posticipato: «Stavolta sono fermamente convinta che sia giusto, come mi ha insegnato Renzo Arbore. Lui mi dice sempre che bisogna lasciare quando stai in alto, non quando cadi: è quello che vorrei fare».

La più longeva

Quella di quest’anno sarà un’edizione molto speciale, primo perché saranno trent’anni dall’esordio di Mara alla conduzione con Luca Giurato nel ’93. Fu poi nel ’97 che Mara interruppe la collaborazione con la trasmissione domenicale per poi tornarne al timone nel 2018. «Non penso finirò questo lavoro, magari farò qualcos’altro, non ho mai avuto tante offerte come da quando sono in età pensionabile». Precisa la conduttrice.

Nuove tentazioni

Non sono mancate le chicche e le anticipazioni, come l’intento d’invitare Barbara D’Urso, a cui scadrà il contratto Mediaset a dicembre. Ha poi aggiunto: «Pur mantenendo sempre lo spazio delle interviste, si occuperà maggiormente di cronaca». Mentre sui potenziali ruoli istituzionali in Rai, glissa così: «No, proprio no. Questo forse lo meriterebbero personaggi come Baudo o Arbore, non certamente io».

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