Per chi ama lo sport ci deve essere per forza sempre un futuro migliore, all’indomani del dolore per una sconfitta. Così, per 47 lunghissimi anni, dalla finale in Cile del 1976, abbiamo dovuto attendere questo momento di meritata gloria.
Un trascinatore
Quando ormai sei anni fa, l’astro nascente Sinner faceva intravedere le sue straordinarie doti, si è andati con i piedi di piombo, tali e tante erano state le delusioni in questi anni. Per creare una squadra ci vuole un campione capace di trascinare tutti gli altri e Sinner ci è riuscito. «Applausi ai nostri campioni, guidati da uno stratosferico Jannik Sinner e capitanati da Filippo Volandri, e alla federtennis del Presidente Binaghi». Ha commentato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sui social.
«Grazie a tutti gli italiani che ci hanno creduto»
Una vittoria storica per l’Italia del tennis che con questa squadra pazzesca è riuscita a battere l’Australia 2-0. Tanta è la gioia per Jannik, che ha vinto tutto, dal match fondamentale con Djokovic a quello decisivo con De Minaur. «Già da un paio di anni siamo riusciti a mettere insieme i pezzi, Matteo (Berrettini) ha avuto una stagione molto difficile ma è venuto qui a sostenerci, questa è la cosa più importante. Alzare questa coppa è speciale. Dico grazie a tutti gli italiani che ci hanno creduto anche quando le cose sono andate male. Io ho portato tanta energia da Torino e abbiamo fatto ancora più gruppo. A Bologna nel girone eliminatorio stavamo per essere eliminati, ieri con la Serbia siamo stati a un punto dalla sconfitta. Ma oggi alziamo la coppa».