Laudovino De Sanctis è il nome che ha fatto tremare Roma

“La belva” che fece tremare Roma: una storia mai raccontata

Sette omicidi, quattro sequestri di persona, undici condanne definitive, due fughe dal carcere messe a segno

La narrazione è accompagnata da testimonianze scelte dagli atti dei processi: uno sguardo in presa diretta su una vita criminale mai raccontata.

Il più grande criminale di Roma è stato amico mio” di Aurelio Picca

Sette omicidi, quattro sequestri di persona, undici condanne definitive, due fughe dal carcere messe a segno. Quello di Laudovino De Sanctis è un nome che ha fatto tremare Roma fin dagli anni ‘60: detto “La Belva” o “Lallo Lo Zoppo”, è stato il criminale delle rapine con il clan dei Marsigliesi e un assassino efferato. Ma né la letteratura né il cinema avevano mai raccontato la sua storia. Protagonista di questo romanzo è Alfredo Bianciardi, un uomo che vive in una pensioncina sul lago Albano. Quando non aveva ancora vent’anni ha conosciuto Lallo, ne è rimasto folgorato, è diventato suo complice anche se non ha mai ucciso.

Adesso, mentre ricorda la sua amicizia con il feroce criminale, la relazione quasi filiale instaurata con lui, fa i conti con la propria vita. Va in giro con una pistola da mattatoio, vuole uccidere o morire. In testa ha una sola traccia: la Ninna Nanna che cantava da bambina sua figlia Monique. Monique, come la figlia di Lallo. Monique, che ha subìto una violenza da vendicare…

AURELIO PICCA

È nato a Velletri. Ha pubblicato, tra gli altri, la silloge Per punizione (Rotundo 1990), la raccolta di racconti La schiuma (Gremese 1992), e i romanzi L’esame di maturità (Giunti 1995, Rizzoli 2001), I mulatti (Giunti 1996), Tuttestelle (1998, premio Alberto Moravia, Superpremio Grinzane Cavour), Bellissima (1999), Sacrocuore (2003), Via Volta della morte (2006), Se la fortuna è nostra (2011, premi Hemingway e Flaiano), tutti per Rizzoli; e, per Bompiani, Addio (2012), Un giorno di gioia (2014) e il poema civile L’Italia è morta, io sono l’Italia (2011). Nel 2018 è uscito per Einaudi Arsenale di Roma distrutta.

Roma era una pantera con un corpo snodato. Una ginnasta. Una troia secca con la fica grossa a tartaruga e bagnata. Roma era una pennellata di smalto: una coppa di champagne rovesciata sui revers di seta di uno smoking. Lucida, col cielo mai nero. L’aveva lapis e ai tram, quando frenavano, dalle rotaie gli vedevi partire sciami di scintille che incendiavano l’oscurità a pelo rasato. Le scintille della giovinezza.

ROMANZO BOMPIANI

Pagine 112

In libreria 8 luglio

Prezzo 15,00 €

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