Stjepan, detto Jesus perché nato a mezzanotte del giorno di Natale, si sente orfano senza esserlo. Figlio della violenza di un soldato su una giovane donna durante la guerra dei Balcani, è stato abbandonato dalla madre, che non sapeva come amarlo e non voleva odiarlo. Cresciuto sotto l’ala protettiva di una bisnonna forte e allegra che però non gli nasconde la verità, a nove anni Stjepan decide di partire alla ricerca della mamma, accompagnato solo dalla sua tartaruga, dal suo cane e dalla sua inseparabile macchina fotografica.
Un viaggio sulle tracce di una donna in fuga da se stessa. Ma Stjepan ha ancora un desiderio: andare a trovare il padre in carcere, per dimostrargli che la sua esistenza è la risposta umana alla sua disumana violenza e che la suasola vendetta sarà non diventare come lui.
a volte i figli nascono all’ombra degli errori dei genitori e crescono per far sì che quel male non si ripeta più
Attraverso la storia di Stjepan, Maria Rita Parsi riapre un capitolo dimenticato della nostra storia recente in un intenso romanzo di formazione e riscatto. A volte i figli nascono all’ombra degli errori dei genitori e crescono per far sì che quel male non si ripeta più. Un romanzo da leggere, non solo perché è scritto divinamente, ma anche perché rimane dentro e scava tra i dolori della terra e la voglia di riscatto.
“Stjepan, detto Jesus, il figlio” di Maria Rita Parsi – Salani
Si consiglia la lettura con qualcosa di forte, una Balkan 176 Vodka (88°)