Leggere Alice Basso fa bene alla salute. Il suo inconfondibile stile frizzante e arguto volteggia tra le pagine e non stanca mai. La sua scrittura è meglio della lasagna della domenica, di una gita al Louvre e del Nobile di Montepulciano. Ritorna Anita, dattilografa e investigatrice del mistero. Anita, che mal sopporta le restrizioni del regime fascista, che ha rimandato il matrimonio per lavorare, che legge libri proibiti che parlano di indipendenza, libertà e uguaglianza, che sa che quello che accade tra le pagine non può accadere nella realtà.
Anita che sa che ben poche sono le donne libere e che non hanno niente da temere. Quando Gioia, una ragazza madre, viene trovata morta presso la villa dei genitori affidatari di suo figlio, per tutti si tratta solo di un incidente: se l’è andata a cercare. Anita non conosce Gioia, ma non importa: come per le sue investigatrici, basta un indizio ad accendere la sua intuizione. Deve capire cosa è successo veramente a Gioia, anche a costo di ficcare il naso in ambienti nei quali una brava ragazza e futura sposa non metterebbe mai piede.
Perché la giustizia può nascondersi nei luoghi più impensabili: persino fra le pagine di un libro. Anita è entrata nel cuore di chiunque ami il potere dei libri, le investigazioni ricche di misteri e le protagoniste uniche nel loro genere.
Si consiglia la lettura con un Brancamenta Mintonic
Alice Basso – Il grido della rosa – Garzanti