Un tribunale potrebbe svelare la sua vera identità

Banksy imputato per diffamazione: dovrà rivelare la sua identità?

Dopo anni di voci e indiscrezioni mai confermate, potrebbe essere finalmente arrivato il momento della rivelazione

Davvero Banksy, come si legge oggi in esclusiva sul Daily Mail, sta per gettare la maschera dopo anni di anonimato? Tutto ha un inizio e tutto ha una fine, certo, ma se la storia del più famoso street artist del mondo dovesse finire in tribunale, sarebbe un finale amaro. «Banksy, pseudonimo di Robin Gunningham, 53 anni, è stato nominato come primo imputato in un’azione legale in cui è accusato di diffamazione».

Mero business

E ancora, sempre dalle colonne del Daily: «Il suo co-imputato è la società fondata da Banksy e scherzosamente chiamata Pest Control Ltd. Contrariamente al titolo, la società vende la sua arte, che viene invariabilmente prodotta, dall’oggi al domani e senza essere vista, con l’uso di uno stencil e che ora adorna i lati di case e muri fatiscenti, non solo a Bristol e Londra, ma ovunque, dalla Cisgiordania a Detroit»

L’imprenditore iconoclasta

L’uomo che ha avviato l’azione legale è Andrew Gallagher, 56 anni, un imprenditore iconoclasta, che debuttò anni fa nel settore della musica. Organizzava rave negli anni ’90, prima di sfruttare il potenziale commerciale dei graffiti.

Sarà la volta buona?

Non è la prima volta che i tabloid inglesi si occupano del caso, affermando di avere trovato la vera identità di Banksy. Addirittura nel 2007 il Mail on Sunday pubblicò un’indagine che già anticipava il nome di Robin Gunningham, pubblicando addirittura una sua foto!

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