Una delle poche testimonianze, rimaste a Milano, di barocchetto lombardo

A Milano, riapre la Sala del Cenacolo del Museo della Scienza

Dal 15 novembre 2023, dopo un importante restauro, riapre al pubblico l'antico Refettorio del complesso monumentale del monastero Olivetano

Dopo un importante restauro durato un anno, da oggi torna a essere visitabile la Sala del Cenacolo all’interno dello complesso monumentale e museale. L’intervento, costato circa 200 mila euro, è stato realizzato grazie alla donazione di Fimesa e della famiglia Sordi. La sala, che insieme all’immobile è di proprietà del Comune, è l’antico refettorio del monastero Olivetano di San Vittore, del XVI secolo ed è stata costruita tra il 1709 e il 1712, in occasione dell’ampliamento del Monastero.

Opere di pregio

Gli stucchi e e i disegni che affrescano pareti e soffitti sono del milanese Pietro Gilardi e del monzese Giuseppe Antonio Castelli, detto Il Castellino, sono stati interamente restaurati. Un intervento, che ha riportato alla bellezza originaria una delle poche testimonianze rimaste a Milano di Barocchetto Lombardo, in ambito religioso. Tutti gli episodi rappresentati hanno come tema portante il cibo e l’elemento alimentare. La parete di fondo della sala ospita il grande affresco delle Nozze di Cana di Pietro Gilardi. Mentre la volta ribassata e le pareti laterali presentano una serie di quadrature architettoniche, con fiori, frutta e festoni, e scene bibliche a monocromo tratte dall’Antico Testamento.

Tempi record

«Questa riapertura si inquadra in un processo di valorizzazione e miglioramento dell’offerta culturale, che riporta questa sala meravigliosa ad essere fruibile.» Ha dichiarato Fiorenzo Marco Galli, direttore generale del Museo, «cosa che prima non era possibile per i segni dei tempi e per una maturata condizione di degrado dovuta anche a condizioni naturali come infiltrazioni. È stato un processo rapido, perché dai primi studi alla presentazione è passato un anno. Cosa che si vede raramente in situazioni di questo tipo. Con questa sala, il museo si arricchisce di un ulteriore progetto. Da un lato è valorizzazione di un bene culturale e dall’altro è una sala meravigliosa, che potrà essere utilizzata per altre iniziative, come incontri convegni e conferenze per arricchire l’offerta culturale del Museo.»

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