Continua la scia di terrore. Un altro attentato, questa volta a Bruxelles, dove un terrorista dello Stato islamico ha sparato contro i passanti in pieno centro a Bruxelles, poco dopo le 19. Due le persone uccise, di nazionalità svedese, probabilmente due tifosi che stavano per assistere alla partita Belgio-Svezia.
Tensione allo stadio
Immediatamente sospesa e poi interrotta la partita allo stadio Heysel, con 35 mila persone sono rimaste confinate nelle tribune fino a tarda sera per ragioni di sicurezza. È caccia all’uomo, arrivato a bordo di uno scooter su boulevard d’Ypres, vestito con un gilet arancione. Una volta sceso dal mezzo, ha imbracciato un fucile d’assalto e ha cominciato a sparare gridando «Allah Akbar».
La scena ripresa
Il primo obiettivo un taxi nero, poi un passante si rifugia nella hall di un palazzo, lui lo segue. Nei video subito diffusi sui social, la scena terribile del terrorista che spara da vicino e poi finisce un uomo a terra. Poi con calma, il terrorista risale sullo scooter e riparte
La rivendicazione
In un video di rivendicazione diffuso su Facebook, un uomo che sostiene di essere il terrorista parla arabo con inflessione nordafricana, si proclama «guerriero sul cammino di Allah» e dice di avere ucciso degli infedeli. Lo stesso uomo, Slayem Slouma, ha scritto un messaggio sul bambino musulmano di sei anni ucciso domenica a Chicago: «se fosse stato cristiano e a ucciderlo fosse stato un musulmano, si parlerebbe di terrorismo e non solo di un “crimine brutale”».