Sbranato da tre rottweiler, mentre faceva jogging. Questo il truce destino di Paolo Pasqualini, il 39enne morto ieri nel parco di Manziana, vicino a Roma.
La tragedia
A trovare il corpo dilaniato dalle belve un allevatore e una donna attirati dalle urla della vittima. L’uomo era solito allenarsi, quasi quotidianamente lungo quel percorso. «Andava sempre lì perché aveva un’infiammazione al nervo sciatico e i dottori gli avevano detto che doveva fare movimento.» Ha raccontato la sorella. «Mi aveva detto “ci vediamo dopo”, mi aveva chiesto dei consigli per i suoi studi, poi era uscito con i pantaloncini e le scarpe da ginnastica con cui è stato ritrovato. Era uscito in mattinata, come faceva sempre, era un grande sportivo.» Ha continuato la donna sconvolta dal dolore.
Le testimonianze
L’allevatore ha cercato di allontanare i cani utilizzando un bastone ma per il 39enne, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. La vittima aveva molte ferite sulle braccia, segno che aveva provato a difendersi in tutti i modi. «Ho sentito le urla disperate di quell’uomo, è stato orribile. Ho provato a intervenire, ma hanno aggredito anche me.» Ha raccontato. I tre cani sono stati catturati, sedati e portati presso un centro cinofilo. Dopo aver ascoltato i due testimoni, gli inquirenti si stanno concentrando sui proprietari degli animali. Il padrone è un 42enne, che avrebbe lasciato i cani all’ex moglie, la quale non si sarebbe accorta della loro fuga. «Sono cani da guardia, ma non sono mai stati aggressivi. Non so come sia potuto succedere.» Ha dichiarato, disperato, l’uomo.