E ora, dopo la spartizione dell’eredità, avvenuta in totale armonia, spunta l’accordo tra Pier Silvio e Marina Berlusconi per votare insieme in assemblea.
I due, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, avrebbero sottoscritto un patto (prima di firmare per l’accettazione dell’eredità) in cui si impegnano formalmente a coordinarsi tra loro per le decisioni che coinvolgono Fininvest.
Marina e Pier Silvio voteranno insieme nelle assemblee delle holding in cui le quote sono detenute anche dai fratelli e in quella di Fininvest in cui partecipano ognuno con la propria quota.
Si tratta di un accordo di particolare valore che regolerà la governance e di conseguenza i comportamenti da adottare nella gestione delle decisioni per la quota di maggioranza di una holding cui fanno capo le quotate Mfe-Mediaset e Mondadori.
L’accordo si aggiunge alle clausole che impegnano le parti a non vendere per cinque anni le quote nelle holding, che erano del Cavaliere (61% di Fininvest) e quindi nella stessa Fininvest.
L’intero impero è stato diviso nella proporzione 52%-48%. La prima quota è andata a Marina e Pier Silvio, divisa in parti uguali, la seconda, sempre in parti uguali, spetta a Barbara, Eleonora e Luigi, i figli nati dall’unione tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario.