Sono quasi un miliardo le persone nel mondo che convivono con almeno un disturbo mentale. I dati più recenti sono allarmanti anche per bambini e adolescenti: secondo l’Oms, infatti, tra il 10 e il 20% di giovanissimi soffre di disturbi mentali e il 75% comincia a soffrirne prima dei 25 anni.
L’età evolutiva
Oggi ricorre la Giornata mondiale della salute mentale e la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Sinpia) sottolinea l’importanza della sensibilizzazione, e dell’individuazione precoce dei sintomi. «È solo ponendo la lente d’ingrandimento sull’età evolutiva, che ha specificità e peculiarità rispetto all’età adulta, che si può intervenire precocemente», fa notare Elisa Fazzi, presidente Sinpia.
È emergenza
«La domanda di interventi in questo ambito è in continua crescita. Si tratta di una vera emergenza di sanità pubblica con un’inevitabile ricaduta su aspetti sociali, umani ed economici in tutti i Paesi del mondo. Il peso globale dei disturbi mentali nell’età dello sviluppo continua a crescere anche in Italia», conclude Fazzi.
Richieste di visite in aumento
Secondo uno studio coordinato dalla Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Torino, diretta da Benedetto Vitiello, Neuropsichiatra infantile di fama internazionale, la situazione è in netto peggioramento. «Abbiamo analizzato i dati di nove ospedali italiani che hanno raccolto circa 25000 visite neuropsichiatriche urgenti rivolte a bambini e adolescenti, dal 2018 al 2021. E abbiamo registrato un drammatico incremento di visite soprattutto per quanto riguarda i disturbi dell’alimentazione. In particolare l’anoressia, e disturbi quali autolesionismo o comportamenti suicidali, in soggetti in età adolescenziale con una prevalenza del sesso femminile.» Ha informato Vitiello.