Stop agli incentivi fiscali per caldaie a gas

Direttive Green. Dalle caldaie ai pannelli solari, ecco le novità

La Commissione europea stima che, entro il 2030, saranno necessari 275 miliardi di euro di investimenti annui per la svolta energetica del parco immobiliare

Molte importanti novità della direttiva Case Green, appena approvata dal Parlamento Europeo, che obbliga i singoli Paesi a definire dei piani per la riduzione dei consumi, del loro patrimonio edilizio residenziale. Il 2050 sarà il termine ultimo per trasformare il patrimonio edilizio nazionale in edifici a zero emissioni.

Un vespaio di polemiche

Dopo l’approvazione formale anche dal Consiglio Ue, l’Italia e gli altri Paesi avranno due anni di tempo per preparare, supervisionati da Bruxelles, piani nazionali di ristrutturazione. In Italia, fin dalla sua presentazione, la proposta ha generato una serie di polemiche soprattutto per l’assenza di finanziamenti da parte Ue. E per gli standard minimi di prestazione energetica. Secondo il relatore dell’Europarlamento, l’irlandese dei Verdi Ciaran Cuffe, le nuove norme Ue saranno un’opportunità per mobilitare finanziamenti per le ristrutturazioni e per l’occupazione locale. Almeno il 16% degli edifici pubblici con le peggiori prestazioni rispetto al 2020 andrà ristrutturato entro il 2030 e il 26% entro il 2033. Per le case, l’obiettivo di riduzione del consumo energetico è del 16% dal 2030 e del 20-22%, entro il 2035. Sarà garantita una certa flessibilità, gli Stati potranno, infatti, scegliere di applicare esenzioni per gli edifici storici, agricoli, militari e per quelli utilizzati solo temporaneamente. I pannelli solari potranno essere istallati solo sui nuovi edifici pubblici e avranno tempo fino al 2040 per dire addio alle caldaie a combustibili fossili.

Stop anche alle vecchie caldaie

Attualmente, nel nostro Paese ci sono oltre 12,2 milioni di fabbricati residenziali, la metà nelle classi energetiche più basse. Sui quali prima o poi sarà necessario intervenire. Nel 2025 ci sarà anche lo stop a tutti i sussidi per le caldaie autonome. Mentre a fine 2024 è fissato il termine per molte agevolazioni, a partire dall’ecobonus (dedicato proprio, tra le altre cose, alle caldaie a condensazione). I Paesi avranno, quindi, tempo fino al 2040 per dire definitivamente addio alle caldaie a combustibili fossili.

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