Tre anni di carcere per circonvenzione d’incapace all’ex collaboratore di Gina Lollobrigida, Andrea Piazzolla. È accusato di aver sottratto fondi, per di 10 milioni di euro, alla nostra diva internazionale «Un giudice estremamente preparato, del tribunale di Roma, ha riconosciuto la ragionevolezza delle nostre ipotesi e finalmente è stata fatta giustizia», così si è espresso l’avvocato della famiglia Lollobrigida. . Nei confronti di Piazzolla la procura di Roma aveva sollecitato una condanna a 7 anni e 6 mesi di carcere.
La condanna
Il giudice ha inoltre stabilito per l’ex factotum anche una multa di mille euro e il sequestro dei suoi beni mobili e immobili. Dovrà corrispondere una provvisionale di mezzo milione di euro a favore delle parti civili. Il tribunale ha anche concesso la possibilità di una pena alternativa ai servizi sociali e ha disposto il dissequestro della villa sulla Appia Antica.
Non si può parlare di vittoria
«Sono stato testimone negli ultimi anni di vita di Gina Lollobrigida e di quanta stima e affetto avesse per Andrea Piazzolla. Prendo atto della sentenza e come tutte le sentenze la rispetto. Ma non credo si possa parlare di una vittoria da parte dell’accusa. Di certo mi spiace per Gina che ha sempre sostenuto che Piazzolla era molto importante per lei.» Le parole a caldo di Angelo Perrone, lo storico amico dell’attrice, dopo la condanna a 3 anni.
Parla il figlio
Dopo la condanna, il figlio di Gina Lollobrigida, Milko Skofic, ha dichiarato: «È comunque un dolore, ma la sentenza fa giustizia. La verità è che però non si doveva proprio arrivare a questo. Si tratta di una vicenda amara che non doveva proprio succedere. Sono arrivato psicologicamente svuotato alla sentenza e rimpiango tutto il tempo che ho perso e al fatto che non potuto stare accanto a mia madre.»
Le parole di Piazzolla, prima della sentenza
«Credo di essere stato l’unico che si è preso cura di lei con amore e continuo a farlo. Non ho mai visto nessuno a Subiaco (dove l’attrice è sepolta, ndr) il figlio, il nipote o il presunto marito.» Sono state le parole di Andrea Piazzolla, davanti ai giudici dell’VIII sezione penale del tribunale in sede di dichiarazioni spontanee, prima della sentenza.