Il vescovo: «Mai più atti di sopraffazione e abuso»

Funerali di Giulia Cecchettin: in migliaia sul sagrato

La funzione in Prato della Valle a Padova, tutto il Veneto in lutto. Presenti le istituzioni regionali e nazionali. Il toccante intervento del padre Gino Cecchettin

Sono in corso i funerali della studentessa 22enne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Le esequie sono iniziate alle 11 nella basilica di Santa Giustina a Padova, che può accogliere circa 1.200 posti. Migliaia di persone sono arrivate da tutte le parti per dare l’ultimo saluto alla giovane.

Un fiocco rosso

La cerimonia funebre può essere seguita dai due maxischermi installati all’esterno della basilica. Ad accogliere la bara bianca, coperta di rose bianche, i sacerdoti di Vigonovo e Saonara, luoghi che hanno visto crescere la giovane e i familiari di Giulia, papà Gino, la sorella Elena e il fratello Davide. Sui loro vestiti un fiocco rosso, simbolo della lotta alla violenza contro le donne. Fiocco che stato distribuito anche alle persone presenti nella Basilica.

L’omelia del vescovo

Presenti anche le autorità: il governatore del Veneto Luca Zaia insieme al sindaco di Padova Sergio Giordani (con fascia tricolore). È arrivato anche il ministro Nordio, in rappresentanza del governo. Nessuno di loro ha voluto rilasciare dichiarazioni. «Non possiamo più consentire atti di sopraffazione e di abuso; per questo abbiamo bisogno di concorrere per riuscire a trasformare quella cultura che li rende possibili». Ha ammonito il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, nell’omelia. E ha così proseguito: «Ti domandiamo, o Signore, la pace nel rapporto tra generazioni, tra giovani, adulti e anziani così che il coraggio e le aspirazioni possano coniugarsi con la sapienza e la profondità di chi conosce la storia e ne interpreta le direttrici. Così che non torni ad essere accolto tra le possibilità a nostra disposizione ciò che già ha prodotto il male.»

Il discorso del padre

Gino Cecchettin, papà di Giulia, ha preso la parola al termine del funerale: «Mia figlia era come l’avete conosciuta, una giovane donna, mai sazia di imparare. Dopo la perdita della mamma ha abbracciato la famiglia, lei si è guadagnata anche il titolo di mamma. Era già una combattente, tenace nei momenti di difficoltà e il suo spirito indomito ha ispirato…». Un lungo e scrosciante applauso al termine del suo toccante intervento.

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