Blitz anticamorra a Napoli, questa mattina. In manette, tra gli altri, sono finiti anche Vincenzo Di Lauro, figlio del capoclan Paolo, il cantante neomelodico Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino. Un’indagine della Dda incentrata sulle attività imprenditoriali e finanziarie del gruppo criminale di Secondigliano. Che ha permesso il sequestro di otto milioni di euro.
L’autista dell’Antimafia
Tra gli arrestati anche un autista che prestava servizio per la Direzione Distrettuale Antimafia, già sottoposto a una perquisizione in passato. Per lui i reati sono: il concorso esterno in associazione mafiosa, la turbativa d’asta e l’aggravante della transnazionalità legata al contrabbando di sigarette.
Attività di riciclo
Il clan Di Lauro era attivo anche in società di abbigliamento e creava brand (Corleone) insieme con il cantante neomelodico palermitano Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli. Anche la bevanda energetica 9 mm sarebbe riconducibile al clan fondato da Paolo Di Lauro, detto “ciruzzo o’ milionario”. Una sorta di associazione che ha investito in attività meno rischiose attraverso società intestate a prestanome, oggi oggetto di sequestro, con le quali il clan gestiva, per esempio, una nota palestra, una sala scommesse e alcuni supermercati.
Non solo contrabbando
Anche il contrabbando di sigarette dall’est, in particolare dalla Bulgaria e dall’Ucraina, era parte del “core business” dei Di Lauro. Con un investimento di mezzo milione di euro reso possibile dai vertici del clan Di Lauro, dal cantante neomelodico Tony Colombo e dalla moglie Tina Rispoli, è stata messa in piedi una fabbrica di sigarette (già sequestrata) per confezionare pacchetti di sigarette con tabacco estero da vendere in Italia e all’estero.