I due si sono ritrovati insieme sul set dell’ultimo film di Martin Scorsese, presentato fuori concorso a Cannes 76. Ma qualcosa, già dall’inizio delle riprese, è andato storto tra le due star. Il motivo? Il metodo recitativo di DiCaprio che avrebbe infastidito il collega. L’ha raccontato il regista in un’intervista al Wall Street Journal: «Non la finiva più, era un parlare continuo. Ogni tanto io e Bob ci guardavamo e alzavamo gli occhi al cielo. Dovevamo dirgli: “Guarda che non ci servono tutti questi dialoghi”. Sono dovuto intervenire più volte per placare le liti tra di loro.»
Il perfezionismo di DiCaprio
Nell’intervista Martin Scorsese ha raccontato alcune pretese di DiCaprio, tipo riadattare le scene e cambiare le battute, evidenziando il diverso approccio dei due attori all’improvvisazione, con De Niro che «quasi non vuole parlare». E aggiunge: «Quando lavoro con Leonardo DiCaprio, parliamo molto. Il suo metodo prevede conversazione e costante esplorazione del personaggio. De Niro è differente. Sì, anche lui parla, ma ci sono anche molti momenti di silenzio. I due si completano a vicenda in una maniera bellissima.»
Cambio di ruolo
Nel progetto iniziale Leonardo DiCaprio avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Tom White, l’investigatore dell’FBI, considerato il buono della storia. Tuttavia, l’attore è riuscito a convincere il regista ad affidargli il ruolo del cattivo Ernest Burkhart, veterano senza scrupoli della Prima Guerra Mondiale, che seduce una giovane nativa Osage.