Dopo di lui il diluvio? Parrebbe proprio di sì. E Roberto Sergio, amministratore delegato della Rai Roberto Sergio, non ne vuol proprio sentir parlare di un Festival senza di lui. «A chi mi chiedesse come sarà il Sanremo 2025, risponderei che ora è il tempo di lasciar decantare il tutto. Con Amadeus e Fiorello ci vedremo tra una quindicina di giorni, per un debrief su quello appena concluso trionfalmente».
Al momento è irremovibile
Certo i numeri strepitosi di queste cinque edizioni consecutive a guida Amadeus, e ancor più quella che si è appena conclusa, parlano da soli. La serata finale del Festival è stata vista da 14.301.000 spettatori (con il 74,1% di share): oltre due milioni in più rispetto all’anno scorso.
Lui però ringrazia, ma respinge l’invito: «Qualcuno ricorderà che dissi già a maggio che questo sarebbe stato l’ultimo Festival, ma nessuno mi ha creduto. Sento realmente che mi devo fermare . Questo non significa che vado a fare l’eremita, ma che ho bisogno di trovare altre idee, provare altre sfide, cercare altre scommesse.»
La più ricca di sempre
Amadeus ha chiuso questa incredibile esperienza andando via in carrozza con Fiorello. «Quando sono sceso dal palco il primo pensiero è stato di gioia. Con Fiorello ci siamo divertiti, sentivamo l’adrenalina scorrere, come quando finisce un partita e alzi la coppa: rimane una fotografia che non dimentichi più.» Questa edizione è stata anche la più ricca per le casse di Rai Pubblicità, con introiti che sono arrivati a 60,2 milioni di euro. L’asticella per chi arriverà dopo Amadeus è decisamente molto alta e al momento è difficile fare previsioni.
La rosa dei nomi
I nomi dei papabili si contano su una mano: Carlo Conti, Antonella Clerici, Milly Carlucci, Alessandro Cattelan e Marco Liorni. Proprio questa mattina, l’instancabile Rosario Fiorello, nel suo Viva Rai2, ha chiamato in diretta Antonella Clerici, che interpellata sull’argomento ha così risposto. «Condurre ancora Sanremo? Perché no? Io non ho niente da perdere con la mia carriera. Un Sanremo che va male, non è la fine del mondo.»Ma si guarda anche all’esterno per possibili altre piste percorribili. Bonolis ha già condotto Sanremo due volte ed è un nome molto spendibile. Oppure sparigliare le carte con un cantante, come nel caso di Baglioni o Morandi. E allora perché non puntare su qualcosa di totalmente inedito come Laura Pausini, magari affiancata da Paola Cortellesi?