Paola Ferrari ha deciso di glissare e di replicare garbatamente al poco lusinghiero appellativo di «rosicona», che si è beccata da Melissa Satta, durante l’ospitata a Belve. Ai microfoni di Un giorno da pecora, la giornalista ha però puntualizzato: «Mi prendo tutte le critiche del mondo, anche se non le capisco. Melissa Satta è bella come il sole, di una bellezza straordinaria ed è anche simpatica. L’ho sempre difesa, anche con la storia di Matteo Berrettini, nella quale ha ricevuto attacchi assurdi. La mia critica non era a lei, ma al calcio che è profondamente maschilista, io sono una rompiscatole sul tema delle donne nel mondo del calcio. Ma adoro Melissa, non la offenderò mai, è una donna talmente bella, che ferma il sole».
Savoir faire
Parole amabili, che però stridono con quelle che aveva espresso proprio la Ferrari, dopo la partecipazione della Satta a Sky Calcio Club «la funzione di Melissa è quella di dare sostanza a uno stereotipo dei più triti, anche tutti quei risolini quando si è tolta la giacca, una scena vecchia e avvilente». I conduttori della trasmissione radiofonica Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, hanno chiesto poi alla conduttrice Rai come mai se la prenda sempre «con giornaliste sportive belle e giovani come Melissa Satta o Diletta Leotta.»
Non sono giornaliste
A quel punto la Ferrari ha replicato: «Senza voler esser poco carina, non sono giornaliste, ma splendide showgirl. Se io dico che uno è avvocato e invece è un segretario non è la stessa cosa. Ci sono responsabilità diverse, non è che uno sia meglio dell’altro». Infine è arrivata anche una stoccata per Fabio Fazio e il suo Che tempo che fa, ora sul Nove. «Non mi piaceva un certo teatrino che riproponeva il solito cliché di pensiero. Non è cambiato, ma va bene, ha un suo pubblico e se lo merita. Penso però che dovrebbe allargare, senza invitare sempre le stesse persone».