il presidente del Senato si erano detti pronti a cedere il posto d'onore

Prima della Scala: la quiete dopo la tempesta

Dopo la polemica, trovato l'accordo. La senatrice Liliana Segre, il sindaco di Milano e il presidente del Senato sul palco reale

Si stanno ricomponendo i tasselli di un puzzle, che rischiava di creare frizioni in un luogo e una data simbolo per i milanesi. Oggi, 7 dicembre, a Milano si celebra la «prima» della Scala. E mai come quest’anno è stata tormentata da un vivace gioco a scacchi. Con la proverbiale scelta dei posti giusti, dove far sedere gli invitati istituzionali, ovvero il placement politico, che è stato più complicato del solito.

Regina indiscussa

Nel gioco delle poltrone rosse del teatro, lo scopo è stato quello di conquistare il posto più vicino alla «regina» della serata. Cioè la senatrice a vita Liliana Segre. Regina, suo malgrado, a causa dell’assenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sempre riscosso consensi e applausi. Oltre a questo, la prima fila del palco reale rischiava di avere figure istituzionali di soli uomini: il presidente del Senato Ignazio La Russa, il vicepremier, Matteo Salvini, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il padrone di casa e sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

La mozione della Cgl

Nella mattinata di ieri le cose si erano complicate ulteriormente con il comunicato della Cgil Scala contro (pur senza nominarlo) la seconda carica dello Stato: «Avremmo volentieri portato i saluti di tutti i lavoratori e le lavoratrici del teatro alla più alta carica dello Stato. Non parteciperemo invece ad alcun cerimoniale di saluto istituzionale rivolto a chi non ha mai condannato il fascismo, le sue guerre coloniali, l’alleanza e la sudditanza al nazismo che ha generato leggi razziali e tanto lutto e miseria al popolo italiano».

Il disagio del sindaco

Il sindaco e presidente della Scala, Giuseppe Sala era stato il primo a manifestare disagio per lo scenario che si andava delineando sul palco reale. E aveva così lasciato trapelare la possibilità di accomodarsi in platea di fianco, oltreché alla compagna, alla senatrice Segre. A questa mossa aveva risposto il presidente del Senato nel primo pomeriggio, dichiarando che anche lui attendeva la senatrice al suo fianco e, nel caso, si sarebbe accomodato in platea, pur di stare con lei, dall’altra parte rispetto a Sala.

Attesa e fermento

Solo dopo alcune frenetiche consultazioni con i vertici della Scala e del Comune, si è finalmente trovata la quadra con il riposizionamento della senatrice e una prima fila bipartisan. Attendiamo quindi le 17.30 per vedere confermato lo schieramento formato da: Chiara Bazoli, il sindaco Sala, Liliana Segre, la figlia Federica Belli Paci, il presidente La Russa e sua moglie. In seconda fila, accompagnati, i ministri Salvini, Sangiuliano, Alberti Casellati con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Il senatore a vita Mario Monti sarà con un suo posto in platea.

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