Addio al grande scultore colombiano

Ci lascia il celebre scultore Fernando Botero

È morto oggi, nel Principato di Monaco, all’età di 91 anni il celebre scultore colombiano, universalmente conosciuto per le voluminose figure umane

Si è spento oggi, a 91 anni, Fernando Botenel Principato di Monaco, lo sculture universalmente conosciuto per le voluminose figure umane rappresentate nelle sue opere. La notizia del decesso, avvenuto nel Principato di Monaco, ha fatto subito il giro del mondo. Il quotidiano colombiano El Tiempo definisce Botero come «l’artista colombiano più grande di tutti i tempi».

Estro precoce

Figlio di David Botero, uomo d’affari, e dalla sarta Flora Angulo, Fernando nacque a Medellín, in Colombia, il 19 aprile 1932. Da bambino fu subito rapito dalla bellezza dell’architettura barocca e dalle illustrazioni della Divina Commedia di Dante Alighieri. Molti anni dopo, dichiarò di «non aver mai dipinto nulla di diverso dal mondo come lo conosceva a Medellín». 

La sua prima mostra a sedicianni

Fu un talento precoce, a 16 anni già disegnava le illustrazioni per i supplementi de «El Colombiano», il giornale più importante della sua città. E nel 1948 allestì la sua prima mostra. 

Lascia il Sud America

Arriva in Spagna nel 1958, grazie a una borsa di studio, dove visita il Museo del Prado di Madrid e scopre le opere di Francisco Goya e di Tiziano. In seguito si sposta a Parigi dove entra in contatto con l’arte d’avanguardia francese, e successivamente in Italia, nell’universo del Rinascimento di Giotto e Mantegna. 

Rientro deludente

Il rientro in patria, nel 1955, è segnato da una tiepida accoglienza, perché l’ambiente artistico colombiano dell’epoca era fortemente influenzato dall’avanguardia francese, che Botero aveva invece respinto. Troverà nel vicino Messico il suo mondo: la possibilità di espandere e dilatare il volume delle forme in modo personale. Peculiarità che lo rese inconfondibile. 

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